Il 30 ottobre si è tenuta la prima serata a tema prevista dal progetto Drop-in riguardante lo shock culturale causato dall’esperienza migratoria.

La serata è stata condotta dalle dottoresse Jennifer Aramini a Leandra Perrotta del Centro Interculturale di Salute Mentale e Benessere Psicologico e ha visto la partecipazione di oltre venti persone, perlopiù collegate in videoconferenza date le restrizioni agli incontri pubblici dovute alla pandemia in corso.

Alternandosi tra sessioni comuni e gruppi di lavoro ristretti, si è parlato di come la migrazione modifica l’orizzonte psicosociale e possa provocare forme di destabilizzazione psicologiche. Il disorientamento può generare uno stato prolungato di stress e di ansia con varie forme di disagio fisico e psichico, tra cui solitudine legata alla mancanza di una rete sociale e alla non conoscenza della lingua, bassa autostima, vulnerabilità psico-sociale, e nostalgia dell’Italia.

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