I cittadini italiani in possesso di passaporto o carta d’identità valida, così come tutti gli altri cittadini dello Spazio Economico Europeo (SEE), non necessitano di particolari permessi per recarsi in Islanda e soggiornarvi fino a tre mesi, senza obbligo di registrazione. I mesi diventano 6 se si è in cerca di occupazione.
Per chi ha intenzione di rimanere fino a tre / sei mesi lavorando come dipendente, sarà cura del datore di lavoro far richiesta del numero identificativo sistemico (kerfiskennitala) e, successivamente, della “carta delle tasse” (skattkort). Discorso analogo vale anche per gli studenti, laddove sarà la scuola di riferimento a farsi carico di queste procedure. Questo tipo di numero identificativo non dà, di per sé, alcun diritto in Islanda.
Chi ha intenzione di rimanere in Islanda per oltre 6 mesi, invece, è necessario registrare la propria residenza presso il Registro Nazionale (Þjóðskrá) utilizzando questo modulo.
La documentazione a corredo necessaria, oltre a passaporto o carta d’identità valida, deve essere
- consegnata di persona
- in originale o in copia autenticata (con apostilla),
- in islandese o inglese o tradotta da un traduttore autorizzato (trovate qui la lista, alla voce Ítalska),
- non più vecchia di 6 mesi, a parte quella relativa ai mezzi di sostentamento o contratto di lavoro che non deve esser più vecchia di due settimane.
La documentazione da presentare varia a seconda delle condizioni del richiedente, come da elenco al punto 8 del modulo in questione. Da notare che la documentazione è specifica e sufficiente per ognuno dei casi elencati ( da “-a” a “-i”)e non è lecito per il Registro Nazionale richiederne a discrezione scegliendo tra più punti, come purtroppo talora accaduto. Nondimeno, in alcuni casi eccezionali, potrebbe essere richiesta documentazione aggiuntiva, a fronte di chiara motivazione scritta.
Contemporaneamente alla registrazione della residenza, a chi già non lo possiede, sarà anche assegnato un numero identificativo personale / codice fiscale (kennitala), che è un po’ la condizione necessaria per fruire dei più svariati servizi in Islanda.
Una volta in possesso del kennitala, è possibile far domanda della cosiddetta “Chiave di ghiaccio” (Íslykill), una password unica attraverso cui si può asserire la propria identità digitale sia nei rapporti con la pubblica amministrazione che con molti altri enti e associazioni, dai sindacati alle società sportive.
NB. La registrazione della residenza presso le autorità islandesi non viene automaticamente comunicata a quelle italiane. Per iscriversi all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) si veda il sito del Ministero degli Affari Esteri italiano.