Qui troverete informazioni su diritti e doveri dei lavoratori.

CONTRATTO DI LAVORO

Ognuno ha diritto ad un contratto di lavoro scritto, indipendentemente dalla lunghezza del rapporto di lavoro, o se questo sia a tempo pieno o part time. Il contratto di lavoro descrive i diritti e i doveri sia del dipendente sia del datore di lavoro, e deve sempre includere le seguenti informazioni: Chi ha firmato l’accordo, qual è il posto di lavoro, la descrizione delle mansioni o la posizione, la durata prevista se il lavoro è temporaneo, i diritti di ferie, il periodo di prova se concordato, le regole sul licenziamento, lo stipendio, l’orario di lavoro e altre informazioni sul regolamento del rapporto di lavoro.

Il datore di lavoro deve stilare una bozza di contratto di lavoro il prima possibile e non oltre un mese dopo il primo giorno di lavoro.

ORARIO DI LAVORO

L’orario di lavoro normale comprende un massimo di nove ore ogni 24 ore, e di 40 ore in sette giorni. Qualora si prestino dei turni di lavoro, le ore di lavoro settimanali sono regolate a 38 o 36 ore nell’arco di sette giorni, a seconda del sistema di rotazione che avete.

Non è consentito accordarsi su una distribuzione diversa dell’orario stabilito, che si chiama “gjennomsnitt arbeidstid” (orario di lavoro nella media/normale). Ciò richiede un accordo scritto, e implica che il dipendente può lavorare di più durante alcuni periodi e meno in altri, ma di solito non oltre i limiti stabiliti. Il periodo di riposo è di norma 11 ore in 24 ore e 35 ore nell’arco di sette giorni, e il tempo libero settimanale deve di regola essere una domenica o un giorno festivo. I dipendenti hanno diritto a una pausa se la durata del lavoro giornaliero è più di cinque ore e mezzo, e le pause in tutto devono durare mezz’ora se l’orario di lavoro giornaliero ha una durata superiore alle otto ore.

Si lavora oltre il normale orario di lavoro solo in caso di necessità eccezionale e temporanea, e di conseguenza il lavoro è remunerato con un compenso straordinario di almeno il 40 per cento della tariffa oraria normale. Il lavoro notturno e domenicale è consentito solo se la natura delle mansioni lo richiede.

La compensazione del tempo che si impiega a percorrere il tragitto casa-lavoro non è regolamentata dalla legge, e deve essere pertanto concordata con il datore di lavoro.

STIPENDIO

In Norvegia non cè un contratto di lavoro nazionale, né un salario minimo generale. È quindi molto importante avere un accordo scritto, chiaro ed esplicito sui salari. Molte aziende hanno stipulato accordi collettivi. I contratti collettivi sono accordi in materia di retribuzione e altri diritti tra le associazioni dei datori di lavoro e i sindacati. Per ottenere dei diritti nell’ambito di un contratto collettivo bisogna iscriversi a un sindacato o albo.

Un’eccezione alla regola generale si applica al settore di costruzioni e trasporti, all’industria navale e al settore ecologico. In questi settori sono state introdotte proprie regolamentazioni delle tariffe dei salari e dei licenziamenti.

Per poter visionare tutte le regole riguardo a stipendi e licenziamenti, contratti di lavoro generali e specifici per il proprio settore, si prega di consultare il sito Arbeidstilsynet.no

FERIE

Tutti i lavoratori che iniziano un lavoro entro il 30 ottobre hanno diritto a 25 giorni lavorativi di vacanza entro la fine dell’anno (che segue l’anno solare), indipendentemente dal fatto che abbiano diritto alla retribuzione delle ferie o meno. Coloro che iniziano un lavoro dopo il 30 ottobre hanno diritto a sei giorni di ferie. Il dipendente può chiedere di prendere tre settimane di fila nel periodo di ferie norvegesi che va dal 1 giugno al 30 settembre. Le ferie devono essere richieste e discusse in anticipo, ma è il datore di lavoro che decide quando si possono prendere ferie all’interno del quadro normativo.

Il dipendente e il datore di lavoro possono concordare per iscritto di trasferire fino a due settimane di vacanza all’anno successivo, a condizione che entrambe le parti siano d’accordo. Lo stesso riguarda ferie anticipate.

Per altre informazioni in materia, potete consultare arbeidstilsynet.no.

PERMESSI

I permessi regolati dalla normativa sul lavoro riguardano:

  • la gravidanza; 
  • la cura associata al parto; 
  • il parto e il congedo parentale:
  • l’allattamento;
  • In caso di malattia del bambino o di chi si occupi del bambino (fino al compimento dei 12 anni d’età).

Contattare nav.no per ulteriori informazioni su tali benefici.

Il dipendente ha diritto al congedo formativo non retribuito per un massimo di tre anni, qualora abbia svolto na prestazione continuativa per almeno tre anni e alle dipendenze del medesimo datore di lavoro per gli ultimi due anni. Per avere diritto a tale congedo, la qualifica formativa prescelta deve fare parte di un programma di istruzione organizzata, ma non deve necessariamente essere correlata alla posizione ricoperta dal dipendente. Questo congedo può essere non concesso qualora il datore di lavoro reputi che interferisca con la responsabilità dei piani lavorativi.

Si possono richiedere permessi anche per la cura di parenti stretti nelle fasi finali della vita, per il servizio militare e per l’esecuzione di una carica pubblica.

AUTOCERTIFICAZIONE/CERTIFICATI DI MALATTIA

Il dipendente che deve assentarsi dal lavoro per motivi di malattia può presentare un’auto-certificazione (Egenmelding) senza l’obbligo di certificato medico per un periodo di massimo tre giorni di assenza di fila. Qualora la malattia si prolunghi oltre questo termine, è necessario presentare il certificato medico (Sykemelding).

Per avere diritto all’autocertificazione per malattia, bisogna essere stati assunti da almeno due mesi.

Per chiarire le regole di autocertificazione nell’ambito in cui si lavora, rivolgersi al proprio datore di lavoro; Per regole specifiche su durata e percentuale del certificato medico, consultare il sito del nav.no o helfo.no.

LICENZIAMENTI

Il datore di lavoro può licenziare un dipendente qualora sussista una valida motivazione. Tale ragione ad esempio potrebbe essere una grave violazione del rapporto di lavoro, un ridimensionamento del personale o una necessaria ristrutturazione. La terminazione deve avvenire in forma scritta, sia che provenga dal datore di lavoro o dal lavoratore. Il licenziamento da parte del datore di lavoro deve avvenire per iscritto e deve essere consegnata personalmente o in alternativa inviata per posta raccomandata. Un dipendente può richiedere una giustificazione scritta del motivo di licenziamento, qualora lo desiderasse. La notifica di licenziamento deve contenere informazioni sui diritti del lavoratore di chiedere negoziazioni, diritti di assistenza legale e trattative per mantenere il posto di lavoro. Se si desidera ottenere la spiegazione scritta del motivo di licenziamento, questa deve essere richiesta entro 14 giorni dal ricevimento della comunicazione. In questi casi, si dovrebbe cercare l’assistenza di un avvocato o di un sindacato, e sono i tribunali in Norvegia a decidere questo genere di questioni.  Se non è stato concordato altro, il periodo di preavviso è di un mese ed è calcolato a partire dal primo giorno del mese successivo alla cessazione del rapporto lavorativo. La legge contiene anche norme imperative circa periodi di preavviso da 14 giorni a 6 mesi, a seconda della durata del servizio e dell’età.  Un dipendente che è parzialmente o completamente assente dal lavoro per malattia, non può per questo motivo essere licenziato durante i primi 12 mesi. Se il datore di lavoro non può provare che il licenziamento non è stato causato dalla malattia, l’avviso è illegale.  Dopo il primo anno la malattia può costituire giusta causa di licenziamento, ma ciò deve essere valutato a parte.  Una dipendente che è incinta non può essere licenziata per questo motivo. Se il datore di lavoro non può provare che il licenziamento non è stato causato dalla gravidanza, l’avviso è illegale.

Un datore di lavoro può licenziare in tronco un dipendente il giorno stesso, qualora il lavoratore si sia reso responsabile di grave violazione del dovere e del contratto di lavoro. Ciò significa che il dipendente non riceve alcun preavviso e rimane senza stipendio dal giorno in cui viene respinto.